“Chi ci rotolerà via la pietra dall’ingresso del sepolcro?”. Si chiedevano le donne sul far del mattino, mentre andavano alla tomba di Gesù per ungere il cadavere di quel giovane maestro che tanto avevano amato. Avevano con sé allo scopo degli olii aromatici, per dargli una degna sepoltura, con desiderio, tutto femminile, di poterlo trattenere ancora un po’, quasi a voler imbalsamare i ricordi di tutto quello che era accaduto con Lui, gesti e parole… Non si accorgono, Maria e le altre, che il sole stava sorgendo, ed era quello del primo giorno, dell’inizio di un tempo nuovo, che non avrebbe avuto mai fine.
Spesso anche noi non ci accorgiamo che il sole sta sorgendo, che è iniziato un tempo nuovo, e ci richiudiamo negli spazi angusti dei nostri pensieri e sentimenti cupi, tristi, prigionieri di un passato che non ritorna e terrorizzati dall’incertezza del futuro.
Ma “alzando lo sguardo, videro che la pietra era già stata rotolata via. Ed era molto grande”. Il Vangelo ci incoraggia, cari fratelli e sorelle lettori: la pietra tombale di Cristo è stata già rotolata via, Lui è sfuggito alla morte. Lo conferma il giovane all’interno del sepolcro, avvolto in una veste bianca, figura di ogni discepolo chiamato a fare esperienza del Mistero pasquale: “ Non abbiate paura! È risorto. Non è qui”. Ecco l’annuncio sconvolgente, davanti al quale o si fugge via o si va sino in fondo. Che ha il potere di sconvolgere la vita. Di donarle i colori dell’aurora, del profumo della brezza di quel mattino in cui la storia è cambiata per sempre. Sì, Lui ha il potere di rotolare via le pietre sepolcrali che imprigionano le nostre esistenze, ammuffiscono i cuori e sigillano le labbra, anche se si tratta di pietre molto grandi. Il Risorto vuol fare di noi dei testimoni, come quel giovane del Vangelo di Marco, inviati ad annunciare che la vita può ripartire, che la gioia vera esiste, che la bellezza ci può trasfigurare. È con l’investitura di questo luminoso annuncio che vorremmo incontrarvi, cari lettori, in ogni ambito della vita: lavoro, famiglia, politica, cultura, territorio, fede. Perché se Cristo è risorto questo fatto cambia tutto. Scrive Giovanni Salonia in Odòs. La Via della vita: “a Pasqua, la nuova ‘coppia’ – il Cristo e la Chiesa – dà inizio a un’umanità nuova, divenuta ormai capace di relazioni trasfigurate”.
Felice Pasqua a tutti!
Fra Salvatore Sini